Articolo di Sonia Vincenzi

Gli ultimi due anni hanno stravolto il mondo: la pandemia con i lockdown, il crollo dei consumi, il rallentamento delle catene di fornitura, il rincaro delle materie prime, l’esplosione dei prezzi dell’energia e del gas, il risorgere dell’inflazione, l’aumento dei tassi d’interesse, il crollo dei mercati azionari, il lavoro ibrido e le connesse ristrutturazioni organizzative, le grandi dimissioni.

Gestire un’impresa è diventato un compito veramente complesso che richiede di saper gestire un sistema sempre più inafferrabile, liquido, fluido.

Il “si è sempre fatto così” non aiuta. 

E attenzione perché io ho sentito spesso imprenditori dire “io il si è sempre fatto così non lo voglio proprio più sentire” ma non appena qualcuno proponeva qualcosa di diverso su cui riflettere, la risposta dello stesso imprenditore (magari a distanza di solo qualche giorno) era: “no, non capisco abbiamo sempre fatto così ed è andato sempre bene”.

Ecco il primo principio su cui poter costruire delle relazioni durature con i propri collaboratori: la coerenza.

L’imprenditore deve essere un esempio. 

Il primo che fa le cose che chiede ai suoi collaboratori. Diversamente non si può costruire un rapporto collaborativo e di fiducia.

E se a questo punto il pensiero è “si, ma finora è andato bene così”, io dico che non è andato bene proprio nulla. Di fatto molti imprenditori in questi anni hanno buttato soldi in:

  • gestionali che non hanno mai restituito dati utili su cui prendere decisioni;
  • formazione obsoleta (stesse tematiche trattate nello stesso modo da anni) con qualche maldestro tentativo di usare mezzi più moderni;
  • collaboratori che non sono mai stati stimolati a dare il meglio;
  • consulenza che si è limitata a dire cosa fare, lasciando l’imprenditore nella frustrazione più totale e senza risolvere i problemi reali.

Per gestire un’impresa nel caos di un mondo che sembra impazzito, serve avere una strategia chiara, su cui impostare tutte le azioni che a loro volta, richiedono la massima attenzione da parte di tutti. 

Le azioni estemporanee purtroppo devono essere abbandonate. Tutto deve far parte di una logica, di una strategia e i collaboratori hanno un ruolo fondamentale nel raggiungimento degli obiettivi che si vogliono raggiungere.

Serve un nuovo modo di fare impresa. 

Un’impresa più consapevole delle 3 P:

  • Profitto
  • Persone
  • Pianeta

Profitto perché senza questo elemento, le aziende non possono prosperare.

Persone perché senza queste l’azienda non può realizzare il profitto e Pianeta perché in questi anni abbiamo toccato con mano quanto siamo interconnessi e non possiamo più far finte di non sapere.

Molte aziende nel mondo stanno adottando modelli organizzativi finalizzati a questi tre pilastri. In Italia siamo ancora in pochi ma vige sempre la regola che “chi prima arriva meglio alloggia”.

Quindi se non vuoi arrivare dopo il tuo concorrente, contattami per un confronto su questo tema senza impegno.