Articolo di Sonia Vincenzi
Il tema del Capitale Umano è sempre molto dibattuto, se ne parla ma a conti fatti poi nelle aziende si applica ben poco.
Il risultato? Nulla cambia.
Oggi le aziende hanno bisogno di ripartire, rafforzarsi e crescere.
Per crescere occorre cambiare.
Se pensiamo di poter riprendere un percorso virtuoso di sviluppo duraturo seguendo le logiche del passato, il rischio di fallimento è molto alto.
Cambiare significa innanzitutto innovare e la tecnologia è lo strumento che più ci aiuta a evolvere. Ma la tecnologia è il mezzo, non il fine.
Per fare innovazione di processo e anche Industria 4.0 servono competenze.
Eh sì, perché la tecnologia digitale entra nei processi, nelle relazioni, nel nostro modo di lavorare.
L’uso massiccio delle tecnologie digitali espanderà il ruolo dell’automazione e della digitalizzazione delle imprese e impatterà rapidamente sui modelli organizzativi e sul lavoro.
Il Capitale Umano resta il punto di partenza per lo sviluppo.
Peccato che di Capitale Umano se ne parli poco e in modo errato.
Le persone non sono un costo ma un valore che se gestito bene può rendere le aziende uniche.
Le persone sono un vero e proprio capitale per ogni azienda: senza di esse le imprese non si sviluppano, non possono crescere e avere vita lunga.
Ma quando si parla di collaboratori, di dipendenti, di persone, di risorse umane il più delle volte si parla di problemi legati alla loro gestione e non in termini di sviluppo reale del Capitale Umano. Eppure tutti i mesi le persone devono essere pagate.
Non ritengo personalmente che sia furbo pagare una persona per avere il 50%, quando va bene, delle sue potenzialità.
Ci sono tante cose che si possono fare e a costi inferiori all’acquisto di software, macchinari, tecnologie, terreni, uffici, ecc… eppure la formazione viene fatta senza un obiettivo ma solo perchè magari ci è piaciuto il docente durante uno speech o per far vedere che qualcosa si fa. Ma oltre è difficile andare.
Come si possono creare nuove competenze o sviluppare quelle esistenti?
Occorre favorire l’investimento sullo sviluppo del Capitale Umano ancor prima che sulle infrastrutture tecnologiche.
Dobbiamo essere concreti e pragmatici.
La formazione come si faceva vent’anni fa è obsoleta nei contenuti e nel metodo.
Se pensiamo di essere innovativi perchè si fa formazione online, onlive, mediante video o applicazioni mantenendo gli stessi contenuti spacchettati in più lezioni o video abbiamo già perso la partita.
Serve una nuova metodologia, una nuova didattica e docenti più colti e competenti. Forse la stessa parola docente è obsoleta.
Ci deve essere un approccio evolutivo allo sviluppo del Capitale Umano
,Investire per tempo sul Capitale Umano nel giusto modo significa non dover ricominciare daccapo ogni volta.
Avete mai riflettuto sul costo che sostiene un’azienda quando perde una persona competente?
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