Articolo di Sonia Vincenzi

Diventare un faro per sé e per gli altri nei momenti di crisi è l’essenza di un Leader Rivoluzionario.

Di recente ho rivisto il il film “Invictus” in cui Morgan Freeman, interpreta Nelson Mandela.

C’è un momento nel film in cui Mandela pone al capitano della squadra, interpretato da Matt Damon alcune domande: qual è la tua filosofia di leadership? Come ispiri la squadra a dare il meglio? Come fai a renderli migliori di quanto credono di essere?  Dove trovi tu la tua ispirazione? Queste sono tutte domande che un imprenditore in momenti particolarmente turbolenti e complessi dovrebbe farsi.

Tornando un attimo al film, il capitano risponde che prima di scendere in campo cantavano una canzone che li faceva sentire uniti.

Mandela racconta allora che, nei momenti di difficoltà, si faceva ispirare dalle parole di una poesia, che gli dava la forza di non mollare. Racconta poi che, l’aver ascoltato tante persone che cantavano insieme l’inno nazionale lo ha reso orgoglioso e ispirato a tornare a casa e a fare meglio, a chiedere di più a se stesso e a superare le sue stesse aspettative.

Mandela ha offerto con queste parole un faro al capitano della squadra.

Un leader rivoluzionario deve diventare un faro per la sua squadra, specie nei momenti difficili.

Un leader è un faro, deve offrire una visione di qualcosa di importante in cui credere e lottare, nonostante le difficoltà. Anzi, in mezzo alle difficoltà.

E’ nelle difficoltà che i leader rivoluzionari emergono con tutta la loro forza.

E’ nelle difficoltà che il leader rivoluzionario si mette al servizio dei propri collaboratori e li spinge ad andare oltre i loro limiti per scoprire la migliore versione della sua squadra.

Un leader rivoluzionario dovrebbe sempre avere una risposta alla domanda: “Tu dove la trovi la tua ispirazione?”

Sì, perché non si possono ispirare gli altri se prima non siamo stati capaci di ispirare se stessi.

Ma quali sono le fondamenta che consentono a un leader di ispirarsi e diventare faro, ovvero un punto di riferimento capace di attrarre, aggregare e focalizzare le energie dei propri collaboratori, verso il raggiungimento di un obiettivo comune?

Ecco alcuni pilastri che non devono mancare mai ad un leader:

  • avere scopo chiaro e condiviso capace di attivare l’orgoglio di lottare per qualche cosa di importante;
  • sentire la responsabilità verso sé e gli altri;
  • sfidarsi a dare il meglio di sé
  • avere fiducia nelle proprie risorse e capacità di andare oltre l’ostacolo, oltre le difficoltà, le paure, le delusioni, le sofferenze e di  essere consapevole che anche nei momenti più bui si può contare sul faro interiore che ci guida e ci indica la strada giusta per noi;
  • avere fiducia negli altri, nelle loro potenzialità, nella loro capacità di aiuto nei momenti difficili, la fiducia che solo “insieme” si possono superare le sfide;
  • essere tenace e determinato nel non cedere alle avversità ma a considerarle come stimolo per trovare al proprio interno nuove risorse per superarle;
  • infine, l’essere di esempio per gli altri con azioni e comportamenti coerenti.

Se in questo momento di grandi cambiamenti e difficoltà gestisci un’impresa, un’organizzazione, un team di lavoro, devi imparare ad essere un faro per la tua squadra.

Questo è ciò che fa un Leader Rivoluzionario.

Come donna e uomo sei chiamato ad agire affinché le persone che in te ripongono la loro fiducia e i loro destini, possano sentirsi guidati nella tempesta e portati al sicuro in porto. È un grande compito e una grande responsabilità, chiediti

 “Dove trovi, TU, la tua ispirazione per essere leader?