Articolo di Sonia Vincenzi
Essere in grado di generare innovazione in modo rapido ed efficace è ormai un obbligo per le imprese, costrette a competere in contesti sempre più incerti e mutevoli. Questo richiede di superare i tradizionali processi caratterizzati da elevata burocrazia e scarsa flessibilità, introducendo modalità operative improntate su metodologie agili, che coinvolgano l’intera organizzazione in modo trasversale e che considerino un ecosistema di attori sempre più ampio e vario. Ecco gli elementi principali a cui prestare attenzione.
Le modalità operative sono il modo in cui un’impresa organizza le proprie risorse per garantire che le operazioni quotidiane sostengano la strategia aziendale. Applicare questo concetto all’innovazione significa individuare le priorità, definire le risorse a disposizione, assegnare le responsabilità e monitorare i risultati di un processo che deve avere come obiettivo quello di generare innovazione in modo efficace e pervasivo nell’organizzazione.
Identificare e strutturare questi elementi è chiaramente un tema importante e spesso complesso per le imprese che vogliono cavalcare le opportunità dell’innovazione, in primis quella digitale.
Quando si coglie la necessità di rivedere le proprie modalità operative per essere ai passi con i tempi e per introdurre innovazione, le aziende dovrebbero seguire un percorso fatto di fasi fondamentali affinché le innovazioni risultino efficaci.
- la ricerca, internamente ed esternamente all’azienda, di nuovi stimoli e opportunità di innovazione.
- Successivamente queste idee devono essere tramutate in potenziali soluzioni di business.
- Identificare e selezionare le soluzioni maggiormente rilevanti e procedere con la fase di verifica e aggiustamento delle ipotesi tramite continue sperimentazioni, come previsto dalle metodologie agili.
- Infine, le idee di innovazione che superano la fase di sperimentazione, e nel farlo significano risultati di business, terminano il processo con la messa in produzione o l’effettiva implementazione all’interno dell’organizzazione.
Non è però possibile fermarsi alla sola definizione del processo; è fondamentale tenere in considerazione anche i rami di collegamento – principalmente in termini di informazioni e risorse– che tale processo deve costruire e mantenere con il resto dell’organizzazione. Da un lato infatti è necessario che, in input a tale processo, entrino precise indicazioni riguardo le priorità e gli obiettivi, definiti dalla strategia aziendale, così da avere gli strumenti per meglio comprendere quali progetti è realmente rilevante portare avanti. Dall’altro lato, il processo di innovazione deve produrre come ouput iniziative che possano portare reale supporto e beneficio al business.
Spesso infatti, l’ostacolo maggiore per i progetti di innovazione non è rappresentato dalle fasi iniziali di esplorazione, ideazione e sperimentazione ma dall’implementazione all’interno dell’organizzazione. Troppo spesso non ci si assicura che ci sia un reale ingaggio e la reale volontà di dedicare tempo e risorse a questo passaggio fondamentale in cui le risorse umane sono determinanti.
Le persone rimangono infatti il fulcro di tutto questo processo. Se si desidera abilitare la generazione pervasiva e trasversale di innovazione in azienda, non è possibile prescindere dalla trasformazione culturale dell’organizzazione stessa. Bisogna quindi prevedere adeguate azioni, quali la formazione specifica rispetto a competenze digitali e imprenditoriali, la definizione di meccanismi e spazi per ingaggiare attivamente la popolazione aziendale e il riconoscimento tramite premi degli sforzi e delle capacità imprenditoriali.
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