Breve articolo di Gianbattista Liazza

Se la tua convinzione è che basti la tecnologia temo che ti ritroverai ad aver speso un sacco di soldi a fronte di scarsi risultati.

Ti sei chiesto quali competenze sviluppare per lavorare nel complesso mondo dell’industria 4.0?

E quali ambizioni avere nel mondo del lavoro, che sarà sempre più popolato da macchine?
Qualche anno fa è apparso sugli scaffali delle librerie un libro dal titolo provocatorio “Le persone non servono: lavoro e ricchezza nell’epoca dell’intelligenza artificiale”. L’informatico statunitense Jerry Kaplan, nelle pagine del libro ha provato a metterci in guardia sui rischi che corriamo e che correremo nei prossimi anni se non inizieremo a pensare a noi stessi in modo completamente diverso. Ancora più provocatorio è stato l’articolo accademico scritto da ricercatori di Oxford nel 2013 “The Future of Employment: How Susceptible are jobs to Computerisation? Nelle ultime pagine di questo articolo i due ricercatori si sono presi la responsabilità di associare un grado di estinzione a più di 700 professioni. Così scopriamo che nei prossimi 10 anni, la maestra d’asilo ha una probabilità di sparire pari all’1%, mentre il tassista del 89% e il commercialista del 99%.


Nuove competenze, nuove professioni, un nuovo mondo avanza. Tu sei pronto?